21/7/2015
Lungo il confine tra Lazio e Abruzzo, nella provincia di Rieti, c’è un luogo ancora poco battuto dal turismo di massa, una valle avvolta nella natura, nei boschi e nelle montagne che aspetta solo di essere scoperta.
Oggi grazie ad un progetto di valorizzazione da poco portato a termine, realizzato dai 7 comuni della zona in collaborazione con la Comunicando Leader srl, società che edita il portale Italiavirtualtour.it, questo luogo incantato è reso più fruibile e descritto sia online, sul sito www.saltocicolano.it nella sezione “Area Integrata”, che attraverso dei pratici cartelli turistici che posti accanto ai siti di maggiore interesse rendono più semplice la visita.
Tuffiamoci allora alla scoperta delle meraviglie “nascoste”, su e giù dalle rive del Lago del Salto, il lago artificiale più grande del Lazio, fin sulle montagne che lo circondano, tra altopiani dove la natura è incontaminata e borghi dal fascino immutato nel tempo, antiche roccaforti diventate oggi “terrazze” panoramiche sulla Valle.
Petrella Salto
Arrivati lungo le rive del lago il primo borgo che incontriamo è Petrella Salto da cui scorgere un panorama unico sullo specchio d’acqua. Ecco cosa visitare qui:
Chiesa della Santissima Annunziata
Antichissima (1182) stupisce per il contrasto fra la semplicità della facciata che contrasta con la riccheza degli affreschi al suo interno.
Chiesa di Santa Maria Grazia Assunta
Posta ai piedi della Rocca Cenci, nel suo abside è sepolto Francesco Cenci, ucciso alla Rocca dalla figlia Beatrice.
Da qui il panorama è unico! I resti della Rocca sono affascinanti, anche se ormai avvolti nella natura che ha preso il sopravvento.
Fiamignano
Tornando lungo le frastagliate sponde del lago poco dopo c’è un cartello per Fiamignano e saliamo fino al borgo che fu antico territorio di briganti. Fra le sue strade è possibile ammirare alcuni murales dipinti in ricordo del fenomeno del Brigantaggio. Qui da visitare ci sono:
Sono ancora visibili gli affascinanti resti del castello che fu un tempo di proprietà della famiglia Mareri.
Salendo incontriamo questo luogo in cui la natura è protagonista, in cui il paesaggio, quasi lunare ci incanta, un paradiso in cui il lago perenne e le mucche al pascolo rendono ancor più piacevole la contemplazione.
Borgorose
Continuando sulla Strada Salto-Cicolana incontriamo Borgorose. Nei suoi dintorni vi sono tantissimi borghi che raccontano in alcuni casi una storia antichissima:
Nella frazione di Corvaro, ubicato nei pressi di una stazione di servizio della IP, al centro della piana, fu una grande necropoli, dove fino ad oggi sono state ritrovate 250 tombe di cronologie e disposizioni differenti.
Pescorocchiano
Riprendiamo la strada in direzione Pescorocchiano per visitare queste magnifiche grotte, originate da antichissimi movimenti tettonici. Spettacolari i colori delle stalattiti e stalagmiti e gli straordinari suoni che producono, vero capolavoro di Madre Natura. La visita alle Grotte è su prenotazione (348 672 0301).
Varco Sabino
Siamo all’ombra dei monti Navegna e Cervia che costituiscono la Riserva Naturale che divide la Valle del Salto dalla Valle del Turano.
Qui visitiamo il borgo, posto a 700 metri di altezza, antico punto di dazio tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio.
Da non perdere in questa zona:
Poggio Vittiano e Rocca Vittiana
Due “terrazze” che affacciano sulla meravigliosa valle sottostante, due borghi dal fascino antico in cui perdersi in una sorta di viaggio nel tempo.
Concludiamo il nostro viaggio chiudendo il cerchio attorno al lago affacciandoci dalla Diga del Salto. Un ultimo saluto a questo lago che nel 1940 inondò con le sue acque, per volere dell’uomo, un intero borgo, quello di San Pietro, frazione di Petrella Salto, un luogo affascinante che incanta per la sua bellezza, ancora poco nota.
Valentina Sanesi