Poggio Bustone, grande successo per la sagra della porchetta

8/10/2012

“Difendiamo la nostra tipicità, le tradizioni del nostro territorio, la genuinità dei prodotti locali, che rivivono in questo appuntamento di inizio ottobre che ormai si celebra ininterrottamente dal 1950” è questo, in sintesi, il pensiero dei cittadini di Poggio Bustone.

Monica Franceschini – Presidente Pro Loco Poggio Bustone

La sagra della porchetta edizione numero 62 si è appena conclusa. Una due giorni durante la quale “nonostante il particolare momento di difficoltà che stiamo vivendo, sono state tante le persone che hanno visitato la nostra cittadina e degustato la porchetta insieme agli altri prodotti tipici della zona, come la pizzola di Morro Reatino, la patata di Leonessa e l’Amatriciana, tanto che i numeri di questa edizione sono in linea con quelli degli anni passati” – afferma l’assessore Angelo Giordani.

Insomma i numeri sorridono alla Pro Loco cittadina presieduta da Monica Franceschini: “Siamo un gruppo giovane che si sta dando da fare per portare avanti una tradizione che viene da lontano. Non è un caso che la nostra sagra è la più antica della provincia di Rieti”. Una Pro Loco che si gode i risultati dell’edizione 2012 ma già guarda avanti e con spirito propositivo soprattutto a quelle sinergie che possono emergere nel territorio della Valle Santa tanto cara a San Francesco: “Abbiamo deciso di dare vita ad un consorzio con altre otto pro loco della zona per portare avanti un discorso comune” – afferma il presidente della Pro Loco di Poggio Bustone.

Angelo Giordani – Assessore di Poggio Bustone

La ricetta della porchetta di Poggio Bustone è semplice: niente finocchio, a differenza di quanto avviene altrove, ma pepe macinato, aglio, rosmarino e sale, il maiale disossato viene poi infilato in un bastone e cotto lentamente nel forno a legna utilizzando preferibilmente legno di faggio. “Ma soprattutto la porchetta viene bucata così il grasso scivola via” – ci racconta l’assessore Giordani.

Una sagra che per il secondo anno consecutivo si è svolta in due giorni “questo ci ha permesso di accogliere molta più gente evitando anche le lunghe file che si creavano agli stand quando l’evento si svolgeva solo di domenica – continua l’assessore Giordani – anzi nella giornata di sabato non ci aspettavamo così tante visite e devo ringraziare non solo la Pro Loco, ma anche i produttori che hanno lavorato a ritmo continuo pur di non far mancare la porchetta agli stand. Un esperimento al quale daremo seguito tanto che posso annunciare fin da ora che anche nel 2013 la sagra si svolgerà in due giorni”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Alberto Cerroni: “Dobbiamo continuare su questa linea, non è un caso che quella di quest’anno è stata la migliore sagra che abbiamo mai avuto in questo paese”.

 

La delegazione della pro loco di Monfalcone

Poggio Bustone è un comune di montagna di origine medievale che sorge a 600 metri sul livello del mare sui Monti Rosati, meta prediletta dagli amanti del deltaplano, fa parte della Quinta Comunità Montana di Montepianoreatino. Una vista mozzafiato quella che si ammira dai punti panoramici del paese dove si confondono sapori, suoni e tradizioni diverse. Un connubio tra la natura con le sue montagne tanto care a San Francesco d’Assisi che soggiornò per lungo tempo in questi luoghi. Il santo poverello arrivò una mattina del 1208 rivolgendo un saluto agli abitanti “buon giorno buona gente” che ancora oggi viene ripetuto lungo le strade del paese la mattina del 4 ottobre.

Alberto Cerroni – Sindaco di Poggio Bustone

La storia più recente di Poggio Bustone, invece, è legata alla figura del musicista Lucio Battisti che tutti in paese consideravano “come un figlio”, sono stati questi luoghi ad ispirare una delle voci più apprezzate del panorama musicale italiano, come ci racconta l’ingegner Giovanni Battisti, uno degli amici d’infanzia del cantante: “Il cinema di periferia che Lucio cantava nelle sue canzoni era la sala cinematografica parrocchiale del nostro paese, così come il sole che trafigge i solai che è una caratteristica che si nota in quelle case costruite nel dopoguerra a Poggio Bustone questo a dimostrazione dell’attaccamento che Lucio aveva per questi luoghi e come questa gente era legata a lui”.

Così come saldo è il legame che si è instaurato fin dalla metà degli anni ’80 tra la pro loco di Poggio Bustone e quella di Monfalcone in provincia di Gorizia. Una delegazione capeggiata dalla tesoriera Brunella Papa era presente all’evento.

Giovanni Battisti

Gemellaggio che come ci racconta Giovanni Battista “affonda le sue radici nel corso del secondo conflitto mondiale quando a Poggio Bustone insegnava la maestra Ribi originaria di Monfalcone che riuscì a salvare dieci persone dalla fucilazione”. Una circostanza che ben si lega alle gesta eroiche che da lì a qualche mese avrebbe compiuto un altro Battisti di Poggio Bustone, parliamo di Emo “che guidò la resistenza partigiana tanto che per la Guerra di Liberazione la cittadina è stata insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale”.

Gennaro Carotenuto

Un momento della sagra della porchetta di Poggio Bustone

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