20/11/2012
Il castagno è una pianta presente da secoli sul territorio laziale, nelle epoche precedenti ha costituito una fonte primaria per l’economia e per l’alimentazione locale, tanto che nel tempo è nata una vera e propria cultura ricca di ricette e feste popolari inerenti il suo frutto autunnale.
Riguardo quest’ultimo, tra gli esemplari laziali più noti, vi sono innanzitutto le dolci Castagne dei Monti Cimini e la Castagna di Vallerano. Inoltre nel territorio regionale sono rinomate anche quelle provenienti dalle zone del Velino, del Salto e del Turano, nella provincia di Rieti, e quelle coltivate nei paesi della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, nella provincia di Roma.
Tra ottobre e novembre in molti di questi borghi medievali sono organizzate feste ricche di fascino, come quella di Soriano nel Cimino, che intreccia la sagra della castagna con la rievocazione di tornei e giochi medievali, o quella nel Comune di Canepina, chiamata Giornata della Castagna, con degustazione del frutto e di altri prodotti tipici locali nell’ambito della Strada dei Sapori. Durante queste giornate, si ha spesso anche la possibilità di passeggiare per i boschi che circondano questi paesi, ad esempio sulla riva dei Laghi Salto e Turano, o di visitare i castelli medievali e le ville rinascimentali che ne arricchiscono il centro storico, per esempio i meravigliosi Palazzo Farnese di Caprarola e Villa Lante a Bagnaia.
Tra le più famose ricette tradizionali a base di castagna, non si può mancare l’assaggio dei prelibati gnocchi di castagne, tipici di Antrodoco e Petrella Salto; oppure del castagnaccio, dolce dagli ingredienti molto semplici, noto in Toscana ma diffuso anche a Rieti; un altro piatto tipico, questa volta preparato nel periodo natalizio, è la minestra di ceci e castagne, retaggio della povertà contadina di un tempo, ma oggi considerato piatto gustoso e nutriente.
Questa la ricetta del castagnaccio:
Ingredienti (le dosi sono per 4 persone):
- 300 grammi di farina di castagne
- 50 grammi di uvetta
- 30 grammi di pinoli
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- pangrattato, sale e rosmarino
Far ammollare l’uvetta in un recipiente con acqua tiepida e nel frattempo impastare la farina di castagne con altra acqua. Aggiungere poi all’impasto l’uvetta, i pinoli e un pizzico di sale, e unire tutti questi ingredienti aggiungendo contemporaneamente l’olio. Nel frattempo preparare la teglia spargendola di olio e pangrattato, e accendere il forno; versare l’impasto nella teglia e cospargerlo di rosmarino; cuocere il dolce a 180° per 40 minuti.
Giulia Magni