28/11/2013
Ad annunciarlo è stata qualche giorno fa Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa e commissario del padiglione, la quale ha spiegato che una copia del capolavoro michelangiolesco sarà collocata nella grande Piazza del Padiglione Italia: “Vogliamo contribuire al rilancio del paese”, ha affermato Bracco, secondo cui in questo senso il David ha “un valore emblematico“.
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La posa di David è eretta; il braccio destro è steso lungo il fianco, mentre quello sinistro scende rapido fino allo scatto del braccio che impugna la fionda; la testa si volge quasi impercettibilmente evidenziando così la concentrazione del viso; la completa nudità valorizza i muscoli e i tendini creando un effetto chiaroscurale.
Quando la scultura si avvicinava al completamento, un’apposita commissione di artisti tra i quali spiaccano Botticelli, il Perugino, Andrea della Robbia e Leonardo, stabilì che la statua, anziché venire collocata nel Duomo di Firenze (sua originaria destinazione) venisse collocata in Piazza della Signoria, accanto a Palazzo Vecchio.
Il David diveniva così «insegna del palazzo» (Vasari), sancendo in maniera monumentale il valore civico e patriottico del personaggio che rappresentava, soprattutto, il successo della lotta del debole giusto contro l’empio nemico.
Una bellezza e potenza visiva espressa dal genio di Michelangelo riconosciuta anche dai suoi stessi contemporanei come il Vasari: “E veramente che questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche. Perché in essa sono contorni di gambe bellissime e sveltezza di fianchi divine, né mai più s’è veduto un posamento sì dolce, né grazia che tal cosa pareggi. E certo chi vede questa non dee curarsi di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri tempi” (Vita di Michelangelo).
Francesca Pontani