Vacanze al profumo di vino

31/7/2015

Molte le cantine italiane che offrono servizi di ricettività, dalle Langhe all’Etna, passando per il Chianti e la Val d’Orcia.

Immaginate un tramonto mozzafiato, due chaise longue su una terrazza, un tavolino e una bottiglia di Didyme che sprigiona un’inebriante profumo. Davanti agli occhi il meraviglioso paesaggio del mare delle Eolie, in Sicilia, ma prima una distesa sconfinata di filari. E’ proprio da li che nasce questa gustosa Malvasia di Salina. Siete nella Tenuta di Capofaro, il wine resort eoliano di Tasca d’Almerita, che da questa estate può anche contare sullo chef Ludovico De Vivo.

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Ma spostandosi su tutto il territorio della penisola, si possono incontrare altre realtà del genere, sono tanti infatti le cantine che oggi offrono un’esperienza di ospitalità autentica costruita intorno al vino, è questo il valore aggiunto dell’enoturismo italiano, fenomeno che ormai ha dimensioni globali. Si ha la possibilità di dormire circondati dalle vigne, di partecipare alla vendemmia (se si vuole), di essere storditi dai profumi e perché no, confusi dai sapori di questo meraviglioso nettare, senza preoccuparsi più di tanto di alcol test, tanto la suite è a pochi metri.

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Antesignani di questo nuovo “movimento” è la famiglia Moretti, che oltre vent’anni fa creava ad Albereta, nel cuore della Franciacorta, una residenza di lusso con vista sul Lago d’Iseo, che oggi propone una cucina affidata allo chef Fabio Abbattista, una Spa firmata Henri Chenot e molte suite che affacciano direttamente sulla vigna Leone, dove nasce un magnifico Chardonnay.

Se amate il Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo, nobile espressione di Sangiovese, dovete visitare la suite Bellavista, nella settecentesca Villa Ricucci della Tenuta a Gaiole in Chianti. Gli appartamenti sono solo tre e tutti impreziositi da arredi d’epoca.

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La storia e la bellezza della Toscana però rendono naturale il legame tra vino e ospitalità, quindi ci si può spostare nel Valdarno Superiore, dove c’è il Borro di Ferruccio Ferragamo, antico borgo medievale trasformato in Relais & Chateaux, che produce un notevole bordolese. Nella Val d’Orcia invece c’è il Rosewood Castiglion del Bosco, di proprietà di Massimo e Chiara Ferragamo, una tenuta di 2mila ettari con ville private ricavate da casolari del XVII secolo. La mattina si gioca a golf nel campo a 18 buche, poi un trattamento nella Spa ed un tuffo nell’infinity pool,  infine una stupenda cena nell’osteria o nel ristorante.
Ma c’è spazio anche per gli irriducibili del vino bianco irriducibili, che devono spostarsi  in Friuli Venezia Giulia e più precisamente a Capriva del Friuli, luogo che offre numerose opportunità di charme per gli enoturisti, dall’antico Castello di Spessa risalente al 1200, maniero circondato dai vigneti che dispone di una cantina medievale per l’affinamento del vino in botti barrique, all’elegante Relais Russiz Superiore, caratterizzato da sette stanze che portano il nome degli storici vini di questa azienda.

 

Cesare Paris

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