28/10/2013
Recenti scavi archeologici nel sito archeologico di Forum Novum, a Torri in Sabina, in provincia di Rieti, hanno permesso di esplorare l’area dell’acquedotto dell’antico centro romano.
Nella zona in cui oggi sorge la splendida Chiesa di Santa Maria in Vescovio, nel territorio di Torri in Sabina, vicino a quelle che sono le rovine dell’antico municipio romano di Forum Novum, è stato possibile, dopo mesi di indagini, entrare nei cunicoli dell’acquedotto che riforniva d’acqua l’intero centro abitato, sorto nel I secolo a.C , epoca successiva alla fondazione del centro preromano di Cures – nei pressi dell’attuale Fara in Sabina – in un punto strategico, tra l’Etruria, l’Umbria e la Sabina.
Negli scorsi giorni, infatti, è stato finalmente individuato il punto d’ingresso dell’acquedotto, finora sconosciuto – così come lo era anche l’intero percorso – in corrispondenza del bottino di captazione di un vecchio fontanile rurale subito fuori dal centro abitato di Vescovio.
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I primi ritrovamenti nell’area, avvenuti a seguito degli scavi eseguiti tra il 1969 e il 1975 portarono alla luce i resti del foro, della basilica e delle “taberne”, mentre più di recente era stato individuato anche un anfiteatro, un complesso termale e una villa rurale appartenuta a Faiano, magistrato supremo dell’epoca.
Fu lo stesso Faiano che, così come si era appreso dalla lettura di un’epigrafe rinvenuta in zona, fece dono ai cittadini di questa città dell’acquedotto facendo in modo che le acque della sorgente del terreno di sua proprietà raggiungessero le fontane e la piscina del centro abitato.
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Una scoperta quella dell’acquedotto di Forum Novum importantissima ai fini della determinazione delle differenti fasi di sviluppo del centro romano e di insediamento delle comunità sabine, precedenti alla civiltà romana, un percorso di ricostruzione storica voluta dal vicesindaco di Torri in Sabina, Mario Angeletti, al fine di valorizzare e promuovere o sviluppo turistico dell’intero territorio di Vescovio.
I risultati di queste ultime scoperte – frutto delle indagini portate avanti da due gruppi speleologici, il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio e Egeria Centro Ricerche Sotterranee, condotte sotto la direzione del dott. Alessandro Betori della Soprintendenza per i Beni Archeologi del Lazio, con il contributo di Dario Pietrafesa direttore del Museo Archeologico dell’Agro Foronovano e Marco Vitelli del gruppo speleologico ASSO - saranno presentati in un convegno in programma nei prossimi mesi organizzato dai due gruppi di speleologi, la Soprintendenza e il Comune di Torri.
Valentina Sanesi