Torino. Fino al 18 aprile la mostra sulla storia della Mole

2/3/2014

Torino celebra uno dei suoi simboli: la Mole Antonelliana con una mostra che ripercorre le tappe del centocinquantenario.

La Mole Antonelliana

La Mole Antonelliana

GUARDA TUTTI I VIRTUAL TOUR DI TORINO

La prima pietra della Mole, uno dei celebri monumenti del capoluogo piemontese, veniva posta alla fine del 1863. La mostra dal titolo “Esplorando tra carte”, aperta fino al 18 aprile 2014, racconta la storia del monumento progettato da Alessandro Antonelli e iniziato a costruire alla fine del 1863, dal progetto ai giorni nostri. E’ un itinerario realizzato da carte, fotografie, guide e giornali appartenenti al patrimonio dell’Archivio Storico della Città. L’esposizione è allestita nella spazio espositivo comunale di via Barbaroux 32.

GUARDA IL VIRTUAL TOUR DELLA MOLE ANTONELLIANA

L’edificio era destinato in origine a essere un tempio israelitico, ma l’ingegno di Alessandro Antonelli era andato ben al di là delle aspettative del committente: l’altezza totale della costruzione era lievitata dai 47 metri dell’ipotesi iniziale a più di 100 metri, nell’arco di quattro anni, con conseguente aumento della spesa, e ancora non era finita – spiega la curatrice Luciana Manzo -. Nel 1869 l’impresa era ormai diventata insostenibile per la comunità israelitica subalpina e fu così che, dopo anni di dibattiti, controversie e pareri tecnici sulla sua stabilità, nel 1877 l’edificio fu acquistato dal Comune che negli anni successivi lo portò a termine, stabilendo in via Montebello la sede del Museo del Risorgimento Italiano”.

Inaugurato nel 1908, il Museo rimase alla Mole fino al 1929, per essere successivamente trasferito a Palazzo Carignano. Da allora, per un lunghissimo lasso di tempo la Mole Antonelliana fu un contenitore vuoto, senza altra destinazione d’uso che quella di punto di vista panoramico artificiale.

Nel 1980 fu recuperata all’uso pubblico diventando lo spazio espositivo della Città. Infine dal 2000 è sede del Museo Nazionale del Cinema.

Lascia un Commento

Occorre aver fatto il login per inviare un commento