26/3/2015
A pochi giorni dalla Settimana Santa di Roma, uno dei momenti più importanti nell’anno liturgico, è tornato alla luce un meraviglioso affresco nascosto risalente al ‘500. In questo stupendo luogo cristiano migliaia di fedeli si radunano pregando ai piedi della famosa Scala Santa per salire in ginocchio i 28 gradini in adorazione ed in ricordo di Gesù, fino ad arrivare alla Cappella del Sancta Sanctorum, dove è conservata l’icona Acheropita del Santo Volto.
A dare un’anticipazione della magnifica scoperta è il sito dei “Patrons of the Arts in the Vatican Museums”, l’Associazione Internazionale di mecenati che finanzia l’intervento sugli affreschi del santuario della Scala Santa.
I primi risultati emersi dai lavori di restauro iniziati nel 2013 e condotti dai Musei Vaticani, sono stati i tratti di un bellissimo volto, probabilmente un angelo dal ciuffo biondo e dalla gota rosa, mentre più in basso è affiorata una mano.
L’affresco risalirebbe al 1590 e fu dipinto con molta probabilità da uno dei maestri manieristi che affrescarono il resto degli ambienti, da Baldassarre Croce a Paul Bril a Giovanni Baglioni.
L’antica tradizione cristiana del Santuario della Scala Santa, situata in Piazza San Giovanni in Laterano, è legata ad una leggenda secondo la quale, la scala che Gesù attraversò prima di raggiungere l’aula di Ponzio Pilato, venne portata a Roma nel 326 da Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino.
La “salita” della Scala Santa è stata riportata in una delle scene del film Premio Oscar 2014 “La Grande Bellezza”, di Paolo Sorrentino.
Cesare Paris