“Se hai un problema, aggiungi olio”

5/12/2014

Se hai un problema aggiungi olio! Questa frase, molto frequente nella cucina salentina, potrebbe non essere più usata, stando ai dati forniti dall’Ismea. L’Istituto di servizi per il mercato agricolo ha dichiarato ufficialmente il 2014 come l’anno nero delle olive italiane, infatti sono 300mila le tonnellate di olio prodotte quest’anno, contro le quasi 470 mila prodotte nel 2013, circa il 35% in meno, elemento che ha fatto lievitare in maniera drastica i prezzi del 40%, raggiungendo la cifra record di 7 € al Kg in una sola settimana. Il disastro della campagna olearia e della produzione di olio extra vergine d’oliva, fulcro della gastronomia italiana, si può riassumere in un’equazione matematica: clima caldo umido + pioggia estiva + mosca dell’oliva + anticipo della raccolta per sfuggire al parassita = minore qualità e quantità di prodotti.

A livello regionale Puglia e Calabria hanno avuto una flessione sostanziale, vedendo decurtata di più di un terzo rispetto allo scorso anno la produzione. A mitigare, in parte, tale risultato c’è la Sicilia, la cui flessione è intorno al 20%. Ma i cali sono purtroppo attesi in quasi tutto il Centro-Sud Italia, con punte del 45% in meno per Abruzzo, Basilicata e Campania , nel Centro-Nord  invece si attende una produzione quasi dimezzata. In questo quadro fanno eccezione il Piemonte, con un incremento del 40% rispetto all’anno scorso e la Sardegna, con un 30% in più.

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Ma l’associazione degli agricoltori italiani lancia anche un altro allarme, è quello dei furti nelle campagne. Vere e proprie squadre organizzate rubano dalle olive ai fusti di extravergine, con centinaia di quintali di prodotto spariti dalle aziende e dagli uliveti. Il racket dell’olio può fruttare oltre 200mila euro per ogni cisterna piena rubata.

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Olive come diamanti dunque, scortate contro il moltiplicarsi dei tentativi di f urti che sono ora all’ordine del giorno, soprattutto nelle campagne pugliesi dove si concentra la maggioranza della produzione italiana, dalla provincia di Foggia al Salento, passando per Cerignola, Barletta e Bari.

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Considerata la gravità del fenomeno, Coldiretti ha chiesto alle Prefetture dei territori un intervento sia per pattugliare le strade più sensibili, sia per proteggere i frantoi, i tir che trasportano cisterne piene di olio extravergine d’oliva e  gli uliveti, che in Italia contano su un patrimonio di circa 250 milioni di piante su 1,1 milioni di ettari di terreno, in modo da tutelare il prodotto per eccellenza del Made in Italy.

Cesare Paris

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