Romanesco, menù speciale nei ristoranti di Roma e dei Castelli

11/3/2013

Raccontare attraverso i piatti tradizionali della cucina romana il meglio dei prodotti tipici del territorio richiamando il consumatore sull’eccellenza della cucina tradizionale e tipica dell’area capitolina attraverso il talento e l’estro degli chef di una selezione di noti ristoranti, sedici in tutto.

I bucatini alla gricia, uno dei piatti proposti da "Romanesco"

I bucatini alla gricia, uno dei piatti proposti da “Romanesco”

E’ questo l’obiettivo dichiarato di “Romanesco” il circuito di eccellenza voluta dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato dalla sua azienda speciale, Azienda Romana Mercanti che unisce una selezione di ristoratori e di prodotti tipici della Capitale.

Dal 13 marzo al 23 aprile, sedici ristoranti della Capitale e dei Castelli Romani proporranno per una serata un menu “made in Rome” a prezzi fissi e contribuiranno a creare un percorso di gusto e cultura per raccontare, attraverso i piatti tradizionali, il meglio dei prodotti tipici del territorio. Ogni chef presenterà un piatto “bandiera”, quello che meglio esprime la propria concezione di Romanesco.

Primo appuntamento previsto il prossimo 13 marzo con Davide Mazzoni dell’enoteca Achilli al Parlamento che, nel suo menù, proporrà le “mezze maniche al broccolo romanesco e burrata di bufala con spuma di mozzarella di bufala campana Dop”.

Giovedì 14 marzo, invece, i signori Mancinelli, Roberto e Loretta, dell’omonimo ristorante, presenteranno l’intramontabile “coda alla vaccinara”.

Il 15 sarà il turno di Luigi De Vincenti del ristorante Al Vantaggio che interpreterà un evergreen, i “tonnarelli cacio e pepe”.

Il 19 marzo sarà, poi, la volta di un simbolo della cucina romanesca, ovvero Da Checchino dal 1887, con gli imperdibili “bucatini alla gricia” dei fratelli Mariani.

Il 20 marzo il carciofo sarà protagonista nelle “fettuccine con guanciale e carciofo romanesco del Lazio Igp”, firmate da Nicola Delfino dell’Antica Hostaria da Benito.

Il 22 marzo Arcangelo Dandini de L’Arcangelo proporrà la complessità suggestiva della “zuppa di ricotta romana Dop e alici marinate, mantecato di carciofo romanesco del Lazio Igp e pera spadona di Castel Madama al sauternes”.

Il 26 marzo sarà ancora il carciofo ad accompagnare i “maltagliati di grano duro con carciofi romaneschi del Lazio Igp alla Romana e ricotta di bufala affumicata in casa” proposti da Tommaso Pennestri dell’Osteria dell’Ingegno.

Con i “vermicelli bucati di Gragnano all’amatriciana” Angelo Toiani del Convivio Troiani, il 27 marzo proporrà un altro pilastro della cucina tradizionale e tipica.

A chiudere il mese, il 29 marzo, il ristorante Sugo con Emiliano Mascioli che presenterà un “cuore di carciofo romanesco del Lazio Igp alla romana ripieno di crudo di seppia su zabaione di maionese”.

Passando al mese di aprile con un appetitoso “cosciotto di maialino porchettato” elaborato da Alberto Ambrosetti il 3 aprile presso Rossovino da Maurizio.

Il giorno dopo, il 4 aprile, Andrea Stagnetta de Il Focolare aprirà a un nuovo prodotto di stagione grazie ai “tonnarelli alla gricia con fave”.

Il 12 aprile ci sposteremo fuori porta, a Frascati da Cacciani, con Paolo Cacciani che firmerà il suo “bignè di broccolo romanesco e salsiccia con crema di pecorino romano Dop e sesamo”.

Il 17 aprile di nuovo a Roma da That’s Amore, per gustare l’“abbacchio romano Igp in casseruola con patate e fagioli cannellini” proposto da Fabio Massimo Bongianni.

Uno stuzzicante “medaglione di baccalà con patate e passata di ceci” a opera di Rita Colaiacomo di Clemente alla Maddalena, accoglierà gli ospiti il 18 aprile, mentre il 19 aprile di nuovo fuori porta, più precisamente a Grottaferrata, dall’Oste della Bon’ora per gustare “fegatelli di maiale in salsa d’alloro e pera spadona di Castel Madama” che usciranno dalle abili mani di Maria Luisa Zaia.

Il 23 aprile chiusura in grande stile con il mare in città delle “fettuccine alle cozze di Anzio e pesto di fagiolini” di Massimo Riccioli de La Rosetta.

L’elenco dei ristoranti, i menù e i prezzi sono consultabili sul sito www.romanesco.roma.it da dove è possibile prenotarsi.

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