Roma, in mostra le opere di Riccardo Ajossa

27/2/2013

Giovedì 28 febbraio 2013, alle ore 19.00, nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, si terrà una serata-evento dedicata all’impegno sociale attraverso l’arte con la presentazione della mostra Riccardo Ajossa. Paper beyond surfaces.

Una delle opere di Riccardo Ajossa

Una delle opere di Riccardo Ajossa

L’iniziativa, un omaggio alla carta nell’era digitale, è promossa da Il Cigno GG Edizioni e dal Pio Sodalizio dei Piceni ed è stata realizzata grazie al sostegno di Fondazione Roma – Arte – Musei. Il catalogo è pubblicato da Il Cigno GG Edizioni. Alla serata interverrà Tahar Ben Jelloun.

Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso una serie di installazioni realizzate da Riccardo Ajossa con materiali cartacei prodotti a mano con tecniche particolari. La carta, considerata come patrimonio di ogni angolo della terra, tanto quanto la creatività, è il mezzo privilegiato di espressione dell’artista, che da anni porta avanti un progetto internazionale, “Carte altrove”, un laboratorio della carta a mano, rivolto agli adolescenti legati a situazioni problematiche che vivono in aree geografiche svantaggiate e depresse. La mostra è l’occasione per far conoscere al pubblico questo progetto che coinvolge molti giovani, diversi tra loro per età, condizione fisica, mentale ed economica, dal Marocco al Giappone in un’esperienza creativa con fine didattico ludico e conoscitivo. E rappresenta l’attenzione che ancora oggi andrebbe riservata alla carta nonostante la deriva tecnologica di massa.

Laura Salvi, curatrice della mostra e collaboratrice dell’artista nel laboratorio della carta a mano, nel catalogo dell’esposizione (che rappresenta una sorta di “libro d’autore” piuttosto che una rassegna di opere), fa dialogare l’impegno artistico e sociale di Riccardo Ajossa con il pensiero di personalità eterogenee: da Platone a Marco Polo, da Primo Levi ad Albert Einstein, da Alda Merini a Marshall Mc Luhan. Il filo conduttore di questo dialogo immaginario è introdotto fin dal titolo, Di puro lin, candida prole, che richiama uno studio di Renzo Sabbatini sulla carta in età moderna, e rivela il senso dell’impegno artistico di Riccardo Ajossa: la carta così come la tela sono generatrici di un messaggio di interiorità che passa attraverso l’espressione la cui sostanza è la scrittura. Da ogni scritto nasce il libro, luogo di silenzio e di memoria. In filigrana resta un segreto nascosto tra “carte altrove”, quelle sparse per il mondo, quelle che nascono sempre da un incontro: «Possiamo amare solo chi incontriamo, e dunque solo i nostri piedi scelgono chi ameremo» (M. Maggiani, Il viaggiatore notturno).

Riccardo Ajossa è docente di “Tecnologie della carta” dell’Accademia di Belle Arti di Roma, ha partecipato nel 2011 alla Biennale di Venezia e al Premio Unesco Global Art Competition Bioethics Chair di New York giungendo fra i finalisti.

 

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