3/6/2014
Leonardo e Raffaello sono spuntati fuori dal nulla o il loro genio è stato grande perché ha saputo innovare la tradizione artistica già presente a Firenze? Naturalmente l’obiettivo della mostra “Puro semplice e naturale nell’arte a Firenze tra cinquecento e seicento”, che si inaugurerà il prossimo 17 giugno alla Galleria Nazionale degli Uffizi, vuole dimostrare proprio la seconda opzione, ovvero fa concentrare gli appassionati dell’arte rinascimentale italiana e dei suoi sviluppi sui tanti artisti “minori” che hanno preceduto i grandi dell’arte fiorentina.
GUARDA I VIRTUAL TOUR REALIZZATI IN TOSCANA
Già il Vasari assegnava un ruolo fondativo nella ‘rinascita’ dell’arte moderna ai fiorentini Andrea del Sarto e fra’ Bartolomeo, così come nel ‘700 il Baldinucci indicava proprio nella condotta artistica di Santi di Tito e di Jacopo da Empoli il punto di ispirazione per innovare l’arte a lui contemporanea ed uscire fuori dal manierismo.
A questi e molti altri autori del XVI e XVII secolo attivi nella floridissima Firenze è dedicata la nuova grande mostra degli Uffizi, che chiuderà i battenti solo il 2 novembre, strutturata in ben 9 sezioni, dalle grandi opere degli autori protagonisti di questa esposizione, fino a dei veri e propri confronti, senza dimenticare come l’attenzione al vero ed al puro fosse, in quei tempi, dedicata anche alla lingua, con l’Accademia della Crusca e quella Fiorentina.
Una mostra da veri intenditori, per andare oltre i grandi nomi dell’arte italiana ed apprezzarli di più conoscendo il loro sostrato di formazione e dibattito artistico godendo delle opere di chi li ha preceduti o ne è stato contemporaneo.
Per informazioni su orari e biglietti: www.polomuseale.firenze.it
Valeria Davolo