11/4/2014
Venerdì 18 aprile Orte offrirà a cittadini e turisti una delle rievocazioni della Passione di Cristo più suggestive d’Italia, un evento in cui c’è spazio solo per la fede e per la devozione, dove spettacolo e folklore restano in secondo piano.
Probabilmente la più antica d’Italia e del Mondo, oltre che tra le più coinvolgenti, la Rievocazione della Passione di Cristo di Orte riunirà la sera del Venerdì Santo, il 18 aprile quest’anno, fedeli, cittadini e turisti, così come, più o meno nello stesso modo, accade dal 1200.
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A portare avanti la tradizione, che nel 2009 ha compiuto ottocentocinquanta anni collocandosi come la più longeva rievocazione della Passione di Cristo del nostro Paese, sono le numerose confraternite di Orte, a iniziare dai confratelli della Santa Croce, i primi a prendervi parte nel 1200. Poi, a mano a mano, nel corso dei decenni iniziarono a partecipare tutte le confraternite, che oggi sono in tutto nove: la Confraternita di San Michele, la Confraternita di S. M. Le Grazie, Confraternita dello Stennardino delle donne, Confraternita di San Pietro, Confraternita della SS. Trinità, Confraternita della Misericordia, Confraternita di S. Croce, Confraternita S.S. Sacramento e la Confraternita del Santissimo Rosario, quest’ultima composta unicamente da donne.
Esse organizzano in ogni particolare il corteo che, partendo da Piazza del Popolo, dalle ore 21.30 accompagna Cristo attraverso le ultime ore della sua vita terrena, una solenne processione che si svolge in un’atmosfera molto particolare, completamente al buio, alla sola luce delle fiaccole sparse lungo le strade del paese, in un silenzio totale, interrotto solo dall’inquietante rumore delle catene legate ai piedi dei cirenei che procedono curvi sotto il peso della croce, in espiazione dei loro peccati. Nessuno spazio, quindi, allo spettacolo, nessun narratore che racconta la storia, ma solo i volti illuminati dalle fioche luci con impressa, anche se recitata, una sofferenza quasi reale, dettata dalla profonda fede e coinvolgimento di chi prende parte alla rappresentazione di quegli attimi di dramma Sacro.
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Accanto ai fedeli e alle confraternite, protagoniste della Processione del Venerdì Santo di Orte sono le due preziose statue, particolarmente care agli ortani: la bara del Cristo Morto realizzata dai cittadini tra il 1620 e il 1630, pregevole opera che barocca e che viene portata da 14 confratelli e la Madonna Addolorata sorretta da 8 confratelli, appoggiata su un’elegante basamento ornato di foglie d’acanto e rappresentata con due angeli ai suoi piedi e un pugnale conficcato nel cuore appoggiata ad una croce.
Valentina Sanesi
Info:
Rievocazione della Passione di Cristo
Venerdì 18 aprile 2014
Piazza del Popolo – Orte (Viterbo)
Orario: dalle 21.30 alle 02.00
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/events/377248545640371