22/12/2012
Se vi aspettate di sentire parole di cronaca nera, quella che puzza di organizzazione criminale, quella che la televisione racconta…cambiate palcoscenico. Al Teatro Duse, la mafia si è respirata.
Pezzi di tronchi in legno che fanno da gradino per i suoi piedi nudi, sempre più in alto. Un Pinocchio, anche lui in legno, che si finge attore-interlocutore inerme. Un uomo, attore ed interprete, che fa delle parole e delle infinite espressioni facciali un racconto reale accompagnato dai scattosi ed irruenti movimenti del corpo.