Mazzano Romano, il 6 settembre sarà inaugurato il Museo Archeologico

3/9/2013

Sei grandi musei in un piccolo nuovo museo per favorire il “ritorno virtuale” di una serie di reperti oggi conservati in importanti musei europei ed internazionali. E’ con questo intento che nel 2012 venne istituito il Museo Archeologico Virtuale di Narce (MAVNA) a Mazzano Romano, paese nel cuore del Parco Regionale Valle del Treja nel Lazio.

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La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

Museo che sarà inaugurato il prossimo venerdì 6 settembre, alle ore 18,00, e che ospiterà una serie di ricostruzioni virtuali di una parte dei reperti rinvenuti nella campagne di scavo tra il 1890 e il 1896 nel sito archeologico di Narce, nei territorio di Mazzano Romano e Calcata, e che non venne acquistata dallo Stato, ma dispersa sul mercato antiquario.

Il MAVNA, in accordo con le diverse istituzioni museali internazionali, ospita le ricostruzioni dei corredi conservati nel mondo, dall’University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology di Philadelphia, al Musée du Louvre di Parigi, dal Field Museum di Chicago al National Museum of Denmark di Copenhagen, allo Smithsonian National Museum di Washington al British Museum di Londra.

Nel Museo le ricostruzioni virtuali, grazie alla disponibilità della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale, sono accompagnate dall’esposizione di una interessante raccolta archeologica, frutto di recuperi sporadici, che dialoga con l’esposizione virtuale.

La prima mostra, Le principesse di Narce nel mondo: bambine, spose e madri tra VIII e VII secolo a.C., presenta virtualmente sei corredi femminili eccezionali, conservati nei musei stranieri partners (per la gran parte conservati in magazzino e non esposti al pubblico), tra ricostruzioni visive e ricomposizioni degli antichi costumi funerari femminili, a conclusione di un laboratorio di tessitura antica che ha coinvolto un folto gruppo di tessitrici locali.

“L’avvio di questo progetto rappresenta per il territorio, per Mazzano e soprattutto per i cittadini, un traguardo importante che pareggia un torto subito – osserva il presidente del Parco Gianluca Medici – i nostri tesori archeologici, che sono elementi fondativi della storia di questo territorio, tornano a noi, ci vengono restituiti. E, seppure in maniera virtuale, attraverso l’archeologia ci potremo riappropriare del significato e del valore culturale dell’esperienza di un popolo – i falisci – dal quale, si potrebbe dire, discendiamo tutti.

Venerdì 6 settembre alle ore 18 apertura al pubblico in Piazza Giovanni XXIII a Mazzano Romano.

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