Itinerari. Gli spazi recuperati di Roma

30/4/2013

Un tour nel cuore della città industriale di un tempo e nel vivo delle attività culturali di oggi. Nelle grandi città si cerca spesso di rivalutare vecchi edifici e industrie in disuso destinandole ad un’altra funzione. Anche a Roma esistono numerosi esempi di questo tipo. Il nostro itinerario vi accompagna a conoscere alcune delle esperienze più significative di archeologia industriale nella capitale.

La Centrale Montemartini

La Centrale Montemartini

Centrale Montemartini

Il percorso inizia con la visita alla Centrale Montemartini, in Via Ostiense 106. Si può raggiungere scendendo a Piramide con la metro, linea B, poi percorrendo a piedi il tragitto su via Ostiense fino al museo. La struttura, ex centrale termoelettrica, è un interessante esempio di archeologia industriale: l’edificio è infatti diventato sede di un suggestivo museo, ospitante centinaia di sculture classiche provenienti dalla collezione dei Musei Capitolini. Al suo interno si svolgono spesso manifestazioni e laboratori didattici.

 

Terminal Ostiense

Tornate indietro su Via Ostiense e girate a destra su Via Pellegrino Matteucci (prima del cavalcavia). Proseguite sempre nella stessa direzione, fino ad arrivare all’Air Terminal Ostiense, una struttura inaugurata nel 1990 per i mondiali di calcio. La funzione originaria era quella di un terminal per i passeggeri provenienti da Fiumicino. In realtà risultò di scarsa utilità e restò chiuso per lungo tempo. Di recente una parte è stata destinata a ristrutturazione ad uso della società Nuovo Trasporto Viaggiatori e l’altra ospita Eataly, centro che sta riscuotendo molto successo, dove si possono fare acquisti in ambito culinario o mangiare in uno dei numerosi ristoranti, tutto all’insegna della qualità e della valorizzazione della cucina italiana.

 

MACRO

Il percorso prosegue tornando su Via Ostiense: stavolta prendete la strada opposta a Pellegrino Matteucci, via del Porto Fluviale. Girate subito a destra sotto il cavalcavia ed andate sempre dritto, percorrendo via Nicola Zabaglia che costeggia il Monte Testaccio sulla sinistra. Arrivati su via Galvani girate a sinistra fino al complesso dell’ex Mattatoio della città di Roma, in Piazza Orazio Giustiniani. La struttura è oggi parte, insieme all’altra sede in Via Nizza, del MACRO, il Museo di Arte Contemporanea di Roma. Parte dell’edificio, inoltre, appartiene alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Tre, mentre parte ospita la Città dell’altra Economia di Roma. In entrambi i casi c’è stato un recupero di vecchie strutture: a Testaccio del Mattatoio (costruito tra il 1888 e il 1891) e in Via Nizza dell’ex stabilimento industriale Peroni (creato all’inizio del XX secolo e in uso fino al 1971).

Lascia un Commento

Occorre aver fatto il login per inviare un commento