In Puglia per scoprire il fascino antico dei riti della Settimana Santa

15/3/2013

La Settimana Santa, soprattutto in Puglia, rappresenta un momento in cui fede, folclore e tradizione si fondono in riti che mescolano la gioia della rinascita al dolore al lutto e, qualche volta, anche al sangue. Si tratta di momenti molto intensi che mantengono il loro fascino soprattutto nei piccoli centri e da qualche anno attirano, oltre ai fedeli , molti turisti curiosi di prendere parte a questi riti intensi e dal sapore antico.

La Settimana Santa in Puglia - Mario Giacomelli

La Settimana Santa in Puglia – Mario Giacomelli

La Puglia è la terra madre di queste tradizioni, dove la fede viene espressa attraverso il dolore fisico di uomini che trasportano grandi statue raffiguranti il Cristo, al suono grave e solenne delle bande. E’ il caso della Processione dei Misteri che sfila il Venerdì Santo per le strade di Bari Vecchia. La statua viene  portata in processione per tutto il giorno, con una sola pausa all’ora di pranzo nella cattedrale, accompagnata da bambini vestiti da soldati romani, mentre altri due gruppi di fedeli, in abiti neri,  portano le statue di Santi e Madonne addolorati.

A Francavilla Fontana dalle prime ore del Giovedì Santo, fino al tramonto del giorno successivo, si tiene il Pellegrinaggio dei Sepolcri. I Pappamusci, coppie di confratelli della Congregazione del Carmine, con il viso ed il corpo coperti da un saio bianco, con cappello da pellegrino, bordone e rosario attraversano il paese scalzi, in gesto di penitenza, visitando tutte le chiese cittadine e pregando davanti ai Sepolcri. Ad ogni Sepolcro restano in ginocchio, sino all’arrivo dell’altra coppia di pellegrini che si annuncia col battere del bordone sul pavimento. Dopo aver salutato in ginocchio il Santissimo, le due coppie si alzano e si mettono di fronte e si scambiano il saluto incrociando le braccia, quindi la prima coppia esce e si reca in un’altra chiesa dove ripete la stessa cerimonia. Al passaggio per la piazza centrale del paese l’arrivo di ciascuna coppia viene salutato da due suonatori di tromba che suonano una nenia funebre tramandata da secoli.

A Corato, il Venerdì Santo, la Processione dei Misteri parte dalla Chiesa di San Giuseppe e attraversa la città per culminare in Piazza di Vagno dove raggiunge il suo momento di massima suggestione nel coro di preghiere illuminato dai tanti ceri posti su finestre e balconi. Sempre il Venerdì Santo, a Troia, si svolge la Processione delle Catene istituita agli inizi del 700. In quest’occasione cinque penitenti  (gli stessi per cinque anni consecutivi, secondo la tradizione) portano una pesante croce sulle spalle vestiti con un saio bianco e incappucciati e con ai piedi pesanti catene che rompono il silenzio della processione, ritmato dalla trocchiola e accompagnato dai fedeli nella visita dei sepolcri istituiti nelle diverse chiese.

A Canosa di Puglia, infine, il Sabato Santo si tiene la Processione della Vergine Desolata che parte alle 08:30, con il simulacro della Vergine portato in processione in una cornice di bambini vestiti da angeli e seguito da 250 ragazze vestite di nero e col volto coperto, molte delle quali sfilano scalze in segno di penitenza.

Emozioni intense e immagini che sembrano provenire da un passato remoto, accompagnano i fedeli ed i visitatori, catapultati in un mondo fuori dal tempo, fatto di abiti d’epoca, grandi ed antiche statue venerate da secoli, musiche solenni, litanie di preghiera e riti che si tramandano da secoli per tenere viva la tradizione e la fede.

 

Valeria Davolo

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