Il Diario di… Giulia: alla scoperta di Anghiari

18/11/2013

Tra i Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club: ecco i motivi che mi hanno spinta a recarmi a visitare la città di Anghiari, salita alla ribalta della storia nel XV secolo grazie alla famosa battaglia tra le truppe fiorentine e milanesi rappresentata anche nel dipinto di Leonardo da Vinci.

Una veduta di Anghiari

Una veduta di Anghiari

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Anghiari si presenta infatti colma di bellezze storiche e artistiche, che ne arricchiscono il centro storico, caratteristico e attraente già di per sé con le sue mura medievali oltre le quali si può ammirare uno stupendo panorama delle vallate circostanti. Per questo le ore trascorse lì sono state intense, pur avendo potuto visitare tranquillamente la cittadina in una sola giornata; le principali opere da vedere sono infatti situate in un’area abbastanza raccolta. Entrata nel centro storico passando per Porta Sant’Angelo, ho percorso Via del Castello Antico e sono passata davanti all’Abbazia di San Bartolomeo, che mi ha affascinato per l’antichità della sua struttura, racchiusa tra case della stessa fattura abbarbicate tra i vicoli quasi a voler proteggersi l’un l’altra. Da qui, attraversando Piazza del Popolo, ho raggiunto due edifici storici, Palazzo Taglieschi, ora sede del Museo Statale, e Palazzo del Marzocco, dove è stato allestito l’affascinante Museo del Palazzo della Battaglia; entrambi gli edifici, fieri custodi del passato della città, hanno costituito la residenza di importanti famiglie nobili rinascimentali, delle quali tra queste mura si continua a percepire la potenza e l’autorità. Poco più avanti, seguendo l’antico tracciato della Via di Ronda ho visto spuntare la sagoma della Chiesa di Sant’Agostino, la cui fondazione è legata alla figura dell’arcivescovo di Canterbury Thomas Becket, e sono arrivata in Piazza Baldaccio, in origine Piazza del Mercatale, punto di arrivo della strada che da secoli collega Anghiari a Sansepolcro.

Il celebre dipinto di Leonardo

Il celebre dipinto di Leonardo

Avvolta da una suggestiva atmosfera, Anghiari è legata al passato e alla tradizione anche da una ricca e pregiata produzione artigianale: tessuti, cesti in vimini, gioielli e oggetti di antiquariato; me ne sono potuta innamorare sbirciando tra le vetrine delle numerose botteghe del centro storico, che gareggiano con i monumenti nell’attrarre il visitatore intenzionato a scoprire l’anima della città. Tra l’altro, quest’ultima è divenuta la location ideale per l’allestimento della Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana, un importante evento che tra aprile e maggio rende ancora più incantevole una passeggiata tra i suoi vicoli.

A questo punto ho deciso di fermarmi a fare un’ultima tappa prima di ripartire, perché tornando a Piazza Mameli avrei potuto gustare alcune delle specialità locali presso il ristorante La Cantina del Granduca, consigliatomi con entusiasmo da conoscenti che vi erano già stati. Arrivata sul posto, mi è piaciuto immediatamente l’arredamento accogliente, che sa di ambiente familiare; poi, ovviamente, mi è piaciuto ancora di più leggere il menu! E a proposito di specialità locali, ho saputo da chi mi ha servito che nei giorni scorsi si è tenuta qui ad Anghiari la Festa dei Bringoli e di San Martino: i bringoli al centro della manifestazione sono tipici spaghetti di acqua e farina che nella semplicità della loro pasta, così come del condimento, sono buonissimi. Avessi saputo prima della sagra, avrei sicuramente anticipato la gita!

Nella stessa Piazza Mameli, inoltre, ha sede la Strada dei Sapori della Valtiberina Toscana, un percorso tra i luoghi di produzione di carne chianina, cereali, formaggi, salumi e vini locali; un percorso che per essere compreso e assaporato a pieno richiede un’altra visita. Sarà un’occasione per tornare!

Giulia Magni

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