Il 17 gennaio a Campagna si rinnova il suggestivo evento de “I Fucanoli”

16/1/2014

Si rinnova la tradizionale festa dei fuochi (Fucanoli) che si tiene nel cuore dell’inverno nel Centro Storico di Campagna, caratteristico borgo del salernitano: il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, si ripete l’antico rituale pagano legato all’accensione dei falò che, nelle campagne meridionali, illuminavano la notte del santo.

La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

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Un evento quindi che si muove tra il sacro e il profano: la festa infatti  comprende proprio le celebrazioni in onore del Santo, noto nel napoletano come Sant’Antuono ed uno dei santi taumaturghi più popolari del salernitano; inizia con la tradizionale processione per le vie ed i rioni della città e l’accensione dei fuochi nelle principali piazze e larghi che, dopo il rito religioso, si animano con tavolate imbandite e spettacoli folkloristici.

Organizzata dalla “Pro-Loco Città di Campagna” in collaborazione con l’amministrazione comunale, la manifestazione si svolge nell’arco di due giorni:  il 17 Gennaio, dopo la tradizionale processione di Sant’Antuono e l’accensione dei fuochi, i turisti sono accompagnati in un itinerario gastronomico in cui sono proposti i tanti piatti tipici, cucinati dalle migliori attività di ristorazione della zona: Matassa e fasule”,a pulenta” nelle sue varie specialità, salsicce paesane accompagnate da “vruoccoli scuppettiati”, “caciocavallo impiccato”, il tutto regolarmente accompagnato da ottimo vino locale.

Il 18 Gennaio invece, sempre riscaldati dal fuoco dei Fucanoli e accompagnati dall’itinerario gastronomico, sarà dato spazio alla tradizione di ”Sant’Antuon Maschere e Suon che vede proprio in questi giorni sancire l’inizio del Carnevale con musiche, canti, balli e sfilate in maschera.

Nel corso dei secoli Campagna è divenuta, con tali eventi che fondono storia e tradizione popolare, uno dei centri storici minori “più interessanti” del Mezzogiorno d’Italia, soprattutto negli anni post-sisma dell’ottanta in cui si è sviluppato in questo caratteristico borgo del salernitano una spasmodica voglia di cultura popolare, riscoprendo la storia etno-antropologica di una città che tra credenze popolari, mistificazioni e magie, proprie del realismo magico, tramanda genuine usanze e tradizioni, per mantenere viva la memoria storica di un prezioso patrimonio culturale.

 Oggi Campagna è conosciuta, in tutto il Sud Italia, come la “città del fuoco e dell’acqua”: l’uno per esorcizzare e l’altra per purificare.

Due sono infatti i momenti di maggiore attrazione ed aggregazione sociale sul territorio: il primo si concretizza nel cuore dell’inverno appunto con  il calore dei “Fucanoli” di Sant’Antonio Abate. L’altro nel cuore dell’estate, con la frescura della “Chiena” quando, a cavallo tra luglio ed agosto, il paese antico viene letteralmente allagato, dalla “fontana della piazza”  a tutto il corso principale, tramite la parziale deviazione del fiume Tenza che, attraverso un canale artificiale, defluisce per le vie del centro storico. Anche tale evento è contestualizzato storicamente e nasce in epoca imprecisata quando la deviazione del Tenza rappresentava l’ordinario sistema di pulizia delle strade, a cadenza annuale ed attuato proprio nel periodo estivo.

Campagna con l’accensione dei “fuochi” vuole, forse involontariamente, ricordare pure la tragica morte, voluta dal Tribunale della cosiddetta Santa Inquisizione e consumata a Roma, in Campo dei Fiori, il 17 Febbraio 1600, del filosofo e monaco nolano Giordano Bruno, che “perfezionò” nel 1573 le sue teorie, fu ordinato sacerdote e cantò la sua prima messa proprio in uno dei suoi numerosi conventi, quello dei Padri Domenicani di San Bartolomeo, annesso all’antichissima Chiesa del SS Nome di Dio, il miracolosissimo Cristo vestito e velato, secondo, in Italia, solo al Volto Santo di Lucca.

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