A Bologna dall’8 al 13 aprile torna Live Arts Week

3/4/2014

Da martedì 8 a domenica 13 Aprile a Bologna torna per la sua terza edizione il Live Arts Week. La sede principale dell’evento, l’unico in Italia dedicato alle live arts,  sarà il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, mentre iniziative collaterali verranno realizzate alla Biblioteca Salaborsa e al Cinema Lumière.

Il logo dell'evento

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Il Live Arts week presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all’esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.

Si parte l’8 Aprile con ”Nervous Magic Lantern”, storico happening di expanded cinema presentato, per la prima volta in Italia, dal pioniere del cinema sperimentale Ken Jacobs con l’intervento sonoro dal vivo di uno dei protagonisti dalla musica d’avanguardia newyorkese, Aki Onda.

La stessa sera prendono il via le due installazioni prodotte da Xing ed ospitate lungo l’intera settimana, sempre negli spazi di MAMbo: “Waiting Room”, dell’artista e compositore tedescoDaniel Löwenbrück, e ”Processo al Mochi/The size of a green pea”, un videogiardino realizzato da Canedicoda, artista visivo e sonoro, designer e grafico. Parte in parallelo durante il giorno e resta fino al 12 Aprile “Time has fallen asleep in the afternoon sunshine”, progetto speciale per la Biblioteca Salaborsa condotto dalla performer norvegese Mette Edvardsen: un gruppo di persone che ha imparato a memoria un testo a sua scelta, forma un catalogo di libri viventi ‘consultabili’ nella biblioteca. I libri sono a disposizione e possono essere richiesti al desk e portati in un angolo tranquillo della biblioteca per essere ascoltati.

Si tratta soltanto di alcune delle performance in programma, per conoscere tutti gli eventi è possibile visitare il sito web: www.liveartsweek.it

Il festival ha anche una sezione cinematografica ospitata nelle sale del Cinema Lumière grazie alla collaborazione della Cineteca di Bologna.

Valeria Davolo

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